La prima distinzione è quella tra display smart signage pubblicitari e TV o smart TV consumer.
Uno schermo pubblicitario per il Digital Signage di differenzia molto da un TV per uso domestico, il cui utilizzo avviene in luoghi in cui le condizioni di illuminazione ambientale il più delle volte sono molto ridotte oppure si è in presenza di luci artificiali. I TV consumer, anche quelli di ultimissima generazione, sono pensati per offrire massimo 200/250 nit (candele per metro quadro, unità di misura della luminanza) per i modelli HDR 4k: questo significa che alla luce diretta del sole, e a volte anche in ombra, non sono visibili. Gli schermi smart signage, al contrario, sono progettati per garantire un’elevata luminosità, che può raggiungere anche i 4.000 nit se si tratta di monitor outdoor.
In secondo luogo, i TV in vendita nelle catene di elettronica sono prodotti pensati per un utilizzo medio di alcune ore al giorno, mentre i monitor professionali sono dotati di una struttura e di un insieme di componenti selezionati che li rendono incredibilmente longevi, adatti ad un utilizzo continuativo nel tempo e sempre alle massime prestazioni. Infatti, un televisore di casa, lasciato acceso 24/7, ha una durata molto inferiore ed una resa qualitativa dell’immagine che peggiora notevolmente in breve tempo.
Per questo, rispetto ai device per uso domestico, i display signage hanno garanzie che coprono periodi di tempo molto più lunghi e includono l’uso del dispositivo per scopi commerciali. Utilizzando invece un TV consumer per scopi pubblicitari in modo prolungato, la garanzia standard non coprirà eventuali danni.