La tassa per l’occupazione del suolo pubblico, comunemente nota con l’acronimo TOSAP, è la tassa dovuta quando un soggetto occupa un’area che appartiene al territorio di un ente locale.
La Tosap è dunque un tributo, a favore dei Comuni e delle Province, che colpisce le occupazioni di qualsiasi natura, effettuate sui beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province (come strade, corsi, piazze, aree private gravate da servitù dipassaggio, spazi sovrastanti e sottostanti il suolo pubblico, comprese condutture e impianti), ovvero appartenenti a privati, sui quali, però, risulti costituita, ai sensi di legge, servitù di pubblico passaggio.
È possibile identificare due tipologie di presupposti per l’applicazione della Tosap:
- l’occupazione di uno spazio, anche sovrastante o sottostante, appartenente al patrimonio indisponibile del Comune o di altro Ente;
- il vantaggio economico che deriva dall’occupazione stessa.
Il primo presupposto ai fini dell’imposizione della Tosap, quindi, si individua nella occupazione, a qualsiasi titolo, di un bene pubblico, come conseguente sottrazione dello stesso all’uso indiscriminato da parte della collettività. Tuttavia, affinché possa sorgere l’obbligazione tributaria, è necessaria la presenza del secondo presupposto, ossia l’ulteriore condizione di beneficio economico che il contribuente ritrae dall’utilizzo del suolo pubblico.
Attualmente si può concludere che è facoltà dell’Ente locale se istituire o meno il canone di cui sopra, in quanto la legge non pone alcun obbligo circa l’istituzione dello stesso, ma lascia alla discrezionalità dei Comuni e delle Province ogni decisione relativa all’emanazione di un regolamento che, in ottemperanza alle norme in materia di finanza locale, disciplini le modalità di attuazione e di riscossione della tassa, nonché le eventuali condizioni di esonero.
Pertanto, così come per la tassa sulle affissioni pubbliche, per il posizionamento di uno schermo o di un totem pubblicitario all’esterno dell’attività commerciale, in un’area considerata “suolo pubblico”, sarà necessario documentarsi presso l’ufficio comunale di riferimento.