Anche se l’avvento delle nuove tecnologie di stampa digitale ha portato ad un parziale abbandono della serigrafia da parte degli operatori del settore, in realtà questa tecnica fa ancora molto parlare di sé.
Questo perché, ad oggi, ci sono determinati effetti che non possono essere riprodotti in digitale. Esistono, inoltre, ambienti di produzione, soprattutto a livello industriale, per i quali la serigrafia rimane ancora la soluzione migliore in quanto a produttività ed economicità.
Rimane comunque evidente il fatto che la stampa digitale ha soppiantato la “vecchia” serigrafia soprattutto nelle piccole tirature, per ragioni legate ai tempi e ai costi di realizzazione delle lastre. Una tecnica come la stampa Direct-To-Film, infatti, ha digitalizzato questo processo, consentendo di imprimere grafiche in quadricromia con l’aggiunta del colore bianco, tramite un plotter, direttamente su film in poliestere e offrendo, quindi, agli addetti ai lavori la possibilità di ridurre al minimo le tempistiche destinate all’esecuzione delle operazioni preliminari e a quelle di stampa vera e propria.
Con la stampa DTF è possibile ottenere prodotti identici e di assoluta qualità, indipendentemente dalla tonalità e dal materiale del supporto o dalla complessità della grafica da riprodurre. Il risultato sarà sempre un design dai colori eccezionalmente vividi e brillanti, in qualità fotografica e con un elevatissimo livello di dettaglio, ma dallo spessore sottile ed elastico, che ne assicura una maggiore durata nel tempo.
Questo non vuol dire che una tecnica possa escludere o soppiantare totalmente l’altra, anzi, è addirittura possibile combinare due tecnologie come la serigrafia e la stampa DTF per creare effetti unici. Ad oggi, infatti, “personalizzazione” è la parola d’ordine nel mercato dell’Industrial Decoration ed avere a disposizione macchinari di diversa natura nella propria tipografia o centro stampa può rivelarsi un fattore molto importante per differenziarsi dalla concorrenza, poter realizzare lavorazioni originali ed offrire prodotti esclusivi.
In conclusione, non si può ancora affermare quale tecnica sia migliore dell’altra, ma si può scegliere la più indicata in base al contesto e alle esigenze di produzione, tenendo sempre presente che a volte l’unione delle due tecnologie può rivelarsi la soluzione vincente.